Con stupore misto a ilarità ho letto sulla maggiore testata cartacea locale la presa di posizione del sindaco di Lecco circa la sonora bocciatura da parte dell'Antitrust del percorso pro LRH.
Anzi l'ilarità sarebbe predominante se non ci fosse di mezzo la grave questione dell'affidamento per 20 anni del sistema idrico provinciale.
Vorrei qui commentare questo articolo perché può rivestire anche una valenza relativa a certe modalità e dinamiche comunicative astutamente giocate per rovesciare i termini delle questioni.
Il Titolo cita : Acqua, il garante boccia Lecco. Brivio : " Chi esulta sbaglia" richiamandosi all'articolo sulla stessa materia comparso sulla stessa testata il giorno prima.
Su quest'ultimo, riscontro un primo effetto "distorsivo". Infatti nel titolo si leggeva " Acqua, gestione a Lario Reti Holding ? Bocciata. La Lega e il Comitato esultano".
Ma come, nel comunicato del nostro Comitato Lecchese per l'Acqua Pubblica , riportato integralmente da tutti i media locali online, avevamo letteralmente e volutamente scritto proprio in apertura:
"Avevamo ragione noi": potremmo iniziare e concludere così il comunicato che segue all'ennesima e clamorosa bocciatura dell'AGCM -datata 28 ottobre 2015- del percorso di affidamento a Lario Reti Holding del servizio idrico integrato. Ma la fondata ragionevolezza delle nostre preoccupazioni non ci rende felici, anzi. La lettura del provvedimento ci angoscia, come già era accaduto con la delibera della Corte dei Conti sezione controllo Lombardia"
Ed invece ci troviamo ad essere descritti come esultanti ?
Strano, sull'articolo sono riportate alcune frasi del Comunicato, ma non v'è traccia di questa importante parte iniziale.
Ma, sarà un caso, un'imprecisione, una dimenticanza non voluta ! ... ma dove va ad "agganciarsi" l'intervista del giorno dopo al sindaco Brivio ? guarda caso si "attacca" a quel passaggio inesistente riportando:
" ma secondo il sindaco Virginio Brivio non c'è nulla su cui esultare " e giù di seguito con tono supponente quanto volutamente calcolato " Mi sembra che nella foga di scagliarsi contro questo provvedimento si perda il fine ultimo dell'operazione..." e, in crescendo, anche " Io credo che esasperare i toni come sta accadendo e soprattutto esaltarsi per il parere del garante ..."
Chiunque minimamente abbia seguito questa delicatissima vicenda idrica, così importante anche nei suoi aspetti di democrazia effettiva, avrà già avuto modo di formarsi un'opinione registrando spesso da parte dei "conduttori" dell'operazione pro LRH, di cui Brivio indubbiamente fa parte , una capacità trasformistica innegabile.
Ecco qui ora un'altra prova evidente di come, magari usando toni scaltramente e solo apparentemente pacati e responsabili, si possa rivoltare la frittata arrivando addirittura a far balenare un rovesciamento di responsabilità.
Chi ci ha portati a questo punto (il gruppo di potere che ruota attorno a LRH ed il codazzo di alcuni amministratori compiacenti) e continua pervicacemente a voler non tener conto anche di più pareri e provvedimenti contrari di autorità preposte, cerca per l'ennesima volta di vestire i panni del sincero democratico tentando maldestramente di affibbiare alle forze che, facendosi pienamente garanti del rispetto dell'esito referendario del 2011, hanno saputo portare punti documentali oggettivi di critica ed opposizione al loro "illegittimo"e inutilmente dispendioso percorso di affidamento.
Il massimo della doppiezza è rappresentato da quel calcolato giro finale di parole " ... il rischio vero - conclude (ndr. Il sindaco) - è che il garante non ha alcun interesse a tutelare il servizio pubblico, è per la libera concorrenza. E sembra strano che si canti vittoria per questo" .
Si cerca così di insinuare che quello che da sempre abbiamo denunciato come il rischio del ricorso a gara derivante dalla loro persistente volontà di perseguire la linea sconfessata sia dalla Corte dei Conti, ed ora anche dall'AGCM, sia imputabile a chi ha osteggiato il loro anacronistico percorso d'affidamento.
La tesi strisciante sarebbe quindi : voi siete degli irresponsabili che gioiscono non rendendosi conto che così facendo si va verso la gara.
Addirittura si lascia intendere, visto quello "strano" buttato lì non certo per caso : siete voi ad avere il recondito obiettivo di arrivare alla "gara".
Siamo subdolamente proprio ad un tentativo di rovesciamento delle responsabilità : chi da tempo indica la strada del rispetto del referendum ( Acqua pubblica e fuori dal mercato : l'esatto opposto della gara che aprirebbe ai privati ma anche contro una gestione finanziaria e commerciale pur in apparenti mani pubbliche ) e delle regole (l'in house secondo le norme - il progetto di Merate - e immediatamente dopo l'azienda speciale consortile) sarebbe mosso da interessi opposti. Mentre chi ha portato negli anni ad un sistema idrico costoso, inefficiente e incancrenito non solo si autoassolve e persiste in una conduzione anacronistica ma non prende neppure realmente in considerazione percorsi alternativi concreti e coerenti.
Per tutti coloro che da tempo hanno seguito questa intricata vicenda , vista questa persistente cocciutaggine - basti pensare al percorso pro Idroservice prima intrapreso e poi sconfessato - a rischio costante di impugnazione normativa ( l'anticamera della messa a gara ), sorge a questo punto una legittima domanda, come peraltro da molti sempre paventata:
Non è che la gara fosse il loro obiettivo principale sin da sempre ?
Non c'è che dire : proprio una bella strategia non solo mediatica.
Ma noi non siamo nati ieri e così pure i Cittadini e con loro sempre più Sindaci e Consiglieri che stanno mettendo in discussione l'intera operazione.
Germano Bosisio