Salvatore Krassowski, ex vice sindaco di Cernusco, ora indipendente, è stato tra i maggiori oppositori del conferimento del servizio a Lario Reti Holding. Con Remo Valsecchi, Stefano Maffi ed altri ha costituito il gruppo di studio che ha sviscerato la materia mettendo in luce tutte le criticità e, soprattutto le illegittimità, di molte decisioni assunte dall'ufficio d'Ambito lecchese, presieduto da Paolo Negri, vice sindaco di Sirtori. Una catena di atti assai discutibili che ha già provocato un primo intervento della Corte dei Conti. Ma la squadra guidata dagli esponenti del Partito Democratico con in testa Virginio Brivio e Antonio Rusconi e spalleggiata dai meratesi Ugo Panzeri (Brivio), Marco Canzi (Olgiate) e Paolo Brivio (Osnago) è andata avanti come un caterpillar affidando per venti anni la gestione dell'acqua pubblica a una società che di fatto è una holding di partecipazione, del tutto priva attualmente dei requisiti per l'in house e che trae i suoi proventi dalla distribuzione del gas, prodotto liberamente disponibile sul mercato che è e resterà prevalente rispetto ai ricavi provenienti dal ciclo idrico. La gran parte dei sindaci ha votato la proposta del CdA dell'ATO anche se il numero dei contrari, capitanati da Merate, Cernusco, Oggiono e Ello è andato via via crescendo. Per consentire a Lario Reti di gestire l'acqua sono state introdotte profonde modifiche statutarie che debbono però essere approvate anche dai soci, ovvero dei Consigli dei comuni azionisti della Holding. Non è stato richiesto il parere del revisore dei conti, e forse non a caso. Un esperto, non certo la maggior parte dei sindaci che ha votato per "partito preso", difficilmente potrebbe esprimere parere favorevole dato che il principio cardine è che la società affidataria deve avere i requisiti al momento del conferimento, non a babbo morto. Ora per Verderio si apre il problema di rispondere sul piano tecnico e non politico al revisore dottoressa Molinari che ha espresso parere "non favorevole"; mentre a Cernusco già si parla di recesso. Merate lo ha già chiesto e probabilmente così farà anche Oggiono. Ecco di seguito la posizione ampia e articolata di Salvatore Krassowski.
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