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le tariffe

Le tariffe del servizio idrico
la discriminazione istituzionalizzata
le tariffe medie in Italia
le tariffe applicate
  • L’art. 2, comma 1, lettera b, del DPCM 20 luglio 2012 stabilisce che il sistema tariffario debba essere equo, certo, trasparente, non discriminatorio.
  • L’art. 1 del DPCM 13.10.2016 fissa in 50 litri/abitante/giorno (18mc annui) il quantitativo minimo di acqua vitale necessario al soddisfacimento dei bisogni essenziali;
  • l’art. 2 dello stesso decreto stabilisce che il riferimento per la determinazione del quantitativo su cui applicare la tariffa agevolata per la modulazione delle utenze domestiche è il quantitativo minimo vitale fissato dall’art. 1 predetto.
  • L’art. 39.7 del MTI e 36.7 del MTI-2 fissano il quantitativo cui applicare la tariffa agevolata in 30mc annui per utente domestico.
  • L'art. 154, comma 6, del d.lgs. 152/2006 fissa che "Nella modulazione della tariffa sono assicurate, anche mediante compensazioni per altri tipi di consumi, agevolazioni per quelli domestici essenziali, nonchè per i consumi di determinate categorie, secondo prefissati scaglioni di reddito. Per conseguire obiettivi di equa redistribuzione dei costi sono ammesse maggiorazioni di tariffa per le residenze secondarie, per gli impianti ricettivi stagionali, nonchè per le aziende artigianali, commerciali e industriali."

Nella realtà lo scaglione di tariffa agevolata viene fissato per nucleo familiare (utenza) e non persona, questo crea una situazione discriminante perché c’è qualcuno che beneficia in misura maggiore della tariffa agevolata, i nuclei meno numerosi, e altri, i nuclei più numerosi, che ne beneficiano in misura minore con conseguente maggior costo del SII.

L'unico effetto discriminatorio di una tariffa è la differenza di costo immotivata. Le tariffe applicate sono discriminatorie.

Per effetto di un modulazione delle tariffe ci sono differrenze, in qualche caso anche elevate, rispetto alla famiglia con tre componenti (famiglia standard) che è causa di non equità delle tariffe applicate:


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  1. maggior costo per le mono famiglie, dovuto al fatto che la cifra fissa è a carico di una sola persona (più alta la cifra fissa più alto il maggior costo)
  2. maggior costo per le famiglie con più di tre persone perchè, essendo la tariffa modulata, con incremento della tariffa per scaglioni, più alto è il totale dei consumi più alta è il costo per singolo utente/abitante.

Ci sono alcuni ambiti, come l'ATO Bacchiglione (Padova, Vicenza e Venezia) che prevedono riduzioni per le famiglie numerose a partire da famiglie con 6 componenti. La riduzione riduce parzialmente il maggior costo ma non per le famiglie con 5 persone che sono in posizione intermedia tra la famiglia standard e la famiglia con riduzione.

Per meglio comprendere il meccanismo, si riporta un estratto del M.T.I.2 prodotto dall'AEEGSI  e una tabella esemplificativa.

Nella tabella, elaborata con le tariffe di un ambito e di un gestore identificati, è evidente la disuguaglianza e il mancato rispetto del principio che ogni utente deve pagare in rapporto a quanto consuma.

I costi del servizio della tabella sono totali, ossia comprensivi di acquedotto, depurazione, fognatura e quota fissa.

La tabella è stata fatta sulla base delle tariffe 2016 fissate dall'Ambito di riferimento per un consumo medio per persona del 2012, relativo ad una specifica provincia, e pubblicate dall'ISTAT nel settembre 2017.

tariffa 1
Entrando nella pagina della regione (utilizzando la tabella in alto a destra) si può verificare la situazione del proprio gestore erogatore del servizio.
tariffa 2
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La modulazione della tariffa viene normalmente fatta sulla base di una famiglia composta da 3 abitanti, sulla base dela dato medio rilevato dall'ISTAT in occasione dell'ultimo censimento, ma la realtà è molto diversa. Del resto la media parte dal presupposto che ci sono molto famiglie con parametro superiore o inferiore.

Le medie non sono mai valori indicativi e rappresentativi. Come si rileva dalla tabella che segue, elaborata sui dati ISTAT relativi al censimento, le famiglie con 3 componenti rappresentano solo il 19,88% contro la differenza del 80,12% delle altre mentre gli abitanti sono il 24,71%, nel primo caso, contro il 75,29% degli altri.

famiglie 2011Quali sono gli effetti? L'Ambito, sulla base del piano d'Ambito e del Metodo Tariffario, determina la tariffa che, a seguito della modulazione subisce un aumento perchè, nel caso delle famiglie con più di 3 componenti, a una parte dei consumi, che diventa più elevata nel caso di aumento dei componenti il nucleo familiare, viene applicato lo scaglione superiore (per capirci quello che dovrebbe disicentivare i  consumi)  mentre, per quelli con numero componenti inferiore, l'incidenza della "quota fissa" avrà un peso maggiore.

Risultato finale: maggiori ricavi per il gestore e maggiori profitti!

Che sia una svista? non credo.

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