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Veneto - Ambito Bacchiglione - la fusione Acque Vicentine spa e Alto Vicentino spa

  • l'analisi e le riflessioni che seguono sono fatte sulla base dell'ultimo bilancio approvato e della visura camerale alla data di elaborazione del documento
  • le scelte societarie potrebbero essere completamente diverse dalle ipotesi qui formulate e saranno oggetto di specifica analisi quando disponibili il "progetto di fusione e i verbali di fusione delle società convolte

AVS AV venetoLa fusione delle due società sembra opportuna considerato che:

  1. operano all'interno dello stesso Ambito (ATO Bacchiglione);
  2. sono partecipate direttamente da Comuni, quindi interamente pubbliche, e il servizio à erogato solo agli abitanti dei Comuni soci;
  3. Nella prospettiva del gestore unico potrebbero diventare il naturale riferimento.

Anche Centro Veneto Servizi spa, considerata la contiguità territoriale, avrebbe dovuto essere parte del progetto. Avrebbe avuto una ragione maggiore rispetto all'operazione fatta con Polesine Acque se vista nell'ottica dell'erogazione del servizio e non della pura logica finanziaria.

Bisogna sempre tenere presente la struttura di gestione dell'ATO Baccaglione eccessivamente frammentata rispetto alla volontà del legislatore con qualche dubbio circa la legittimità delle proroghe concesse e di cui è fatto opportuno approfondimento nella pagina relativa agli affidamenti.

situazione ante fusione        
categoria soci soci abitanti quota capitale sociale quota patrimonio netto
Acque Vicentine S.p.A. comuni 31 296.870 5.845.012 31.156.616
Alto Vicentino Servizi S.p.A. comuni 38 255.535 2.167.227 21.139.345
Totale complessivo   69 552.405 8.012.239 52.295.961
situazione post fusione      
categoria soci soci abitanti % abitanti comuni soci quota partec capitale quota capitale sociale quota patrimonio netto
Acque Vicentine S.p.A. comuni 31 296.870 53,74% 59,58% 5.845.012 31.156.616
Alto Vicentino Servizi S.p.A. comuni 38 255.535 46,26% 40,42% 2.167.227 21.139.345
Totale complessivo   69 552.405 100,00% 100,00% 8.012.239 52.295.961

Anche in questo caso si ripete e si ripropone la questione di operazioni straordinarie, pur opportune e, forse, anche necessarie, realizzate in logica patrimoniale, economica e finanziaria che tende a garantire e privilegiare la consistenza patrimoniale dei soci rispetto alla vera finalità della società che è quella di garantire efficienza, efficacia ed economicità del servizio erogato.

Le società sono squilibrate nei valori patrimoniale rispetto al numero degli abitanti, infatti, come rilevabile dalla tabella post fusione, a fronte di un rapporto 53,74% e 46,26% in base al numero di abitanti, il rapporto in base al valore patrimoniale passa a 59,58% e 40,42% con una penalizzazione per Alto Vicentino Servizi spa sia in termini di "voto" nelle assemblee che in termini di ridistribuzione della redditività.

Come rilevabile dall'ultima tabella, Alto Vicentino Servizi produce un utile netto imposte di € 4.231.504, (eccessivo!) superiore a quello di Acque Vicentine (comunque eccessivo!), con un beneficio, teorico perchè in realtà è solo un maggior costo) per ogni abitante di € 16,56 che scende a € 12,72 dopo la fusione contro un utile per abtante di Acque Vicentine pari a € 12,83 che sale a € 16,13 dopo la fusione. Ma il costo per i gittadini/utenti rimane invariato perchè è la tariffa che lo determina.

Si dovrebbe, dopo la fusione, avere una riduzione delle tariffe se fosse vero che la fusione è funzionale a creare sinergie e ottimizzare i costi. Mon ci si deve illudere, non si è mai visto e, probabilmente, non avverrà nemmeno in questo caso.

Non si deve nemmeno dimenticare che il rapporto partecipazione/abitanti non è coerente perchè influenzato da partecipazioni diverse da tale rappporto. Ad esempio, in Acque Vicentine, il Comune di Vicenza (vedasi scheda soci coinvolti) detiene una partecipazione del 58,19% a fronte di una percentuale in rapporto agli abitanti del 37,79% che passa, la prima, al 34,67%, e, la seconda, al 20,31%. Il delta tra i due rapporti si riduce, ovviamente, ma è sempre eccessivo.

Sono gli effetti di fusioni fatte con criteri economici e patrimoniali.

Nelle ultime righe dell'ultima tabella si è ipotizzato il concambio di fusione sulla base di valori determinati con uno dei criteri normalmente utilizzati per le società commerciali che tengono conto dell'avviamento  ossia della capacità di produrre utili.

In questo caso il rapporto di partecipazione si ribalta completamente a favore di Alto Vicentino Servizi perchè ha un minore ebitda ma un anche un minore PFN (indebitamento di natura finanziaria)

Come già illustrato nella pagina di introduzione alle "aggregazioni straordinarie":

  • nelle società di gestione dei servizi pubblici locali, non esiste avviamento il profitto, nonostante siano società di diritto privato, e lo scopo non è la "divisione degli utili" ma l'erogazione di un servizio essensiale alla vita umana.
  • il valore dei beni non è quello di mercato ma quello fissato dal Metodo Tariffario e denominato "Valore Residuo"

Il valore da assumere come parametro per il concambio, dovrebbe, quindi, essere quello del patrimonio netto con la necessità di introdurre un meccanismo che garantisco a parità di costo, parità di benefici.

      Acque Vicentine S.p.A. Alto Vicentino Servizi S.p.A. TOTALI
A utile 2016                  3.807.763                4.231.504        8.039.267
B abitanti Comuni socie serviti                     296.870                   255.535            552.405
C quota post-fusione rapporto numero abitanti   53,74% 46,26% 100,00%
D utile pro-capite   12,83 16,56 14,55
F quota post-fusione rapporto patrimonio netto   59,58% 40,42% 100,00%
G utile pro-capite post   16,13 12,72 14,55
H Patrimonio netto ante fusione               31.156.552             21.139.245      52.295.797
I Patrimonio netto post fusione               31.156.518             21.139.279      52.295.797
J Posizione Finanziaria Netta   -61.494.918 -41.209.081 -102.703.999
K ebitda   14.389.707 12.211.595 26.601.302
L valore  ebita x multiplo + PFB 7 39.233.031 44.272.084 83.505.115
M quota post-fusione rapporto valore   46,98% 53,02% 100,00%
N utile pro-capite post   12,72 16,68 14,55

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